Sei stato truffato? Non chiamare la polizia: ecco chi devi contattare immediatamente

Se ti accorgi di essere stato vittima di una truffa, la rapidità e la precisione delle tue azioni possono fare la differenza sia nella limitazione dei danni sia nell’efficacia delle indagini. Non cedere al panico o alla tentazione di non parlarne: molte persone, per vergogna o per paura di non essere credute, non denunciano l’accaduto. In realtà, la denuncia o la segnalazione tempestiva è fondamentale affinché le autorità possano intervenire e, in alcuni casi, recuperare le somme perse o contrastare la diffusione del reato.

Step fondamentali dopo una truffa: cosa fare subito

La prima mossa essenziale è raccogliere tutte le prove disponibili. Conserva contratti, comunicazioni scritte come e-mail o messaggi, ricevute bancarie, screenshot e qualsiasi altro documento collegato alla presunta truffa. Questi elementi saranno preziosi per ricostruire l’accaduto e permettere agli investigatori di comprendere il meccanismo usato dal truffatore.

Se hai subito una truffa bancaria o legata a carte di pagamento, agisci rapidamente per bloccare le carte coinvolte e contatta immediatamente il tuo istituto di credito. Chiedi il blocco delle operazioni sospette in modo che eventuali altri tentativi di prelievo fraudolento vengano fermati il prima possibile. Le banche e gli enti finanziari dispongono di procedure specifiche per il contrasto alle frodi ed è importante segnalare subito l’accaduto per non perdere il diritto a eventuali rimborsi previsti dal contratto.

A chi rivolgersi (davvero) in caso di truffa: i referenti competenti

Nonostante sia spesso consigliato “chiamare la polizia”, la prassi migliore, soprattutto nei casi di truffa telematica, consiste nel rivolgersi direttamente alla Polizia Postale, il corpo specializzato nella prevenzione e contrasto dei reati informatici e delle frodi telematiche. Esistono diversi canali per contattare la Polizia Postale:

  • Recarsi di persona presso un ufficio sul territorio
  • Inoltrare una segnalazione online attraverso il sito ufficiale della Polizia Postale nella sezione “Segnala online”
  • Preparare una denuncia (scritta o orale) presso uno degli uffici della Polizia
  • Le segnalazioni online sono particolarmente utili per episodi avvenuti su social network, piattaforme commerciali o siti sospetti. Dal sito della Polizia Postale, scegli l’opzione “Segnala online”, inserisci tutti i dati richiesti nei campi appositi e specifica l’ambito della truffa tramite il menù a tendina (defacement, phishing, social network, etc.), indicando se possibile l’indirizzo web coinvolto.

    Nel caso il reato non sia di competenza specifica della Polizia Postale, puoi comunque denunciarlo presso:

  • Polizia di Stato
  • Carabinieri
  • Guardia di Finanza
  • Le forze dell’ordine, oltre a registrare la tua denuncia, potranno fornirti indicazioni operative per prevenire ulteriori danni e, se necessario, indirizzarti verso altri servizi o enti specializzati.

    Quando e perché NON rivolgersi subito alla polizia ordinaria

    Cabe sottolineare che, se la truffa ha avuto luogo tramite web, e non ha ancora prodotto conseguenze fisiche o rischi diretti alla tua sicurezza personale, la Polizia Postale e le piattaforme digitali coinvolte sono i primi soggetti da contattare. Informare prima la polizia tradizionale potrebbe ritardare la gestione del caso, in quanto potrebbe comunque essere necessario inoltrare la denuncia successivamente agli uffici della Polizia Postale, che può disporre di mezzi tecnici avanzati per indagare su frodi digitali e garantire la rimozione rapida di contenuti truffaldini.

    In parallelo, se la truffa coinvolge piattaforme come Facebook, Instagram o grandi marketplace (Amazon, eBay, ecc.), puoi anche effettuare una segnalazione direttamente sulle piattaforme interessate. Queste dispongono di sistemi interni per bloccare account sospetti, rimuovere contenuti fraudolenti e avviare azioni a tutela degli utenti.

    Altre azioni e tutele: enti di vigilanza e iniziative personali

    Un passo spesso trascurato consiste nel rivolgersi agli enti di vigilanza del settore, come Consob per investimenti truffaldini o Ivass per frodi assicurative. Verificare se il soggetto coinvolto sia iscritto a registri ufficiali può aiutarti a capire se ti trovi davanti a un’operazione regolare o a una potenziale truffa.

    Ecco alcune azioni mirate in caso di truffa:

  • Segnala i fatti anche alle autorità di controllo: per truffe finanziarie, scrivi a Consob; per frodi assicurative, invia dettagli a Ivass.
  • Blocca pagamenti e accessi: se hai rivelato dati sensibili, cambia tempestivamente password e attiva autenticazioni ulteriori su tutti i siti coinvolti.
  • Informa gli altri: condividi la tua esperienza sulle piattaforme di recensioni e nei forum, affinché altri utenti non incappino nello stesso raggiro.
  • Non trascurare l’importanza dell’assistenza legale: soprattutto in caso di truffe complesse o su larga scala, affidarsi a un avvocato o a investigatori privati può accelerare l’individuazione dei responsabili e favorire un recupero più efficace dei danni subiti.

    Aspetti legali e procedurali: la denuncia e la querela

    A livello normativo, la truffa è generalmente procedibile su querela di parte. In pratica, la denuncia della vittima è necessaria affinché le indagini procedano. Solo nel caso di truffa aggravata le autorità possono agire anche d’ufficio, ossia senza la dichiarazione esplicita della vittima.

    Per completare la denuncia, puoi procedere in due modalità:

  • Redigere un documento scritto che riporti tutti i dettagli e consegnarlo alle autorità
  • Esporre oralmente i fatti agli agenti, che verbalizzeranno la tua versione e ti faranno firmare la dichiarazione
  • L’ufficio che riceve la denuncia deve rilasciare una ricevuta, documentando la presa in carico della pratica e fornendoti riferimenti per eventuali aggiornamenti.

    Se invece opti per la segnalazione online, considera che alcune piattaforme istituzionali potrebbero sospendere temporaneamente il servizio. In tal caso, recarti di persona presso un ufficio di Polizia Postale rimane la soluzione più sicura per assicurarti che la tua denuncia venga registrata correttamente.

    In definitiva, la reazione giusta dopo una truffa prevede azioni tempestive e mirate: raccolta delle prove, segnalazioni alle autorità specializzate e attivazione di procedure di blocco con eventuali enti finanziari coinvolti. La collaborazione tra cittadini consapevoli, forze dell’ordine specializzate e enti di vigilanza rappresenta la difesa più solida contro le truffe che, anche nell’era digitale, rimangono un fenomeno diffuso ma non inevitabile.

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