Negli ultimi tempi, molti utenti segnalano la ricezione di chiamate da numeri sconosciuti che squillano una sola volta e poi interrompono la comunicazione. Questo comportamento, apparentemente innocuo o casuale, è in realtà la manifestazione di una tecnica molto insidiosa, conosciuta in ambito internazionale con il termine giapponese wangiri, che letteralmente significa “chiama e riaggancia”. Le sue ripercussioni possono essere non soltanto fastidiose, ma anche pesanti per il portafoglio e, in alcuni casi, perfino per la sicurezza dei dati personali.
Che cos’è il fenomeno del “chiama e riaggancia”
Il trucco consiste in una telefonata proveniente da un numero sconosciuto, spesso con prefisso estero, che viene interrotta dopo uno o due squilli. Molte vittime, spinte dalla curiosità o dal timore di perdere una chiamata importante, scelgono di richiamare il numero, innescando così la trappola predisposta dai criminali.
L’inganno poggia infatti sul presupposto psicologico della curiosità e della preoccupazione. È proprio quando si richiama il numero che si entra nel vero cuore della truffa: la chiamata viene gestita da centralini automatici o servizi a pagamento, che trattengono l’utente in linea il maggior tempo possibile. Ogni secondo speso al telefono viene così trasformato in un costo aggiuntivo, grazie a tariffe internazionali o a premi particolari accordati agli operatori, con possibilità di prosciugare rapidamente il credito telefonico e collezionare spese inaspettate sulla bolletta.
Altre possibili cause delle chiamate interrotte
Non sempre, tuttavia, dietro a questo comportamento si cela una truffa. Esistono infatti altri motivi per cui il telefono squilla e riattaccano subito, e comprenderli permette di prendere le contromisure più adatte:
- Call Center e telemarketing: molte società di telemarketing usano sistemi automatici di chiamata, detti dialer, che avviano contemporaneamente più chiamate rispetto agli operatori effettivamente disponibili. Se rispondi quando nessun consulente è libero, la chiamata viene chiusa automaticamente o resta “silenziosa”. In alcuni casi, viene solo verificata l’attività della linea per inserirla nelle liste di chiamate future.
- Controlli tecnici o errori di rete: talvolta, un disturbo di linea o un problema nella rete di comunicazione genera chiamate interrotte senza alcuna finalità dolosa.
- Verifica di attivazione del numero: alcune campagne di phishing utilizzano chiamate veloci per accertarsi che un determinato contatto sia attivo, per poi usarlo in attività fraudolente o rivenderlo a terze parti.
All’interno di questi scenari, il confine tra fastidio e danno reale può essere labile, motivo per cui è fondamentale conservare un atteggiamento prudente di fronte a ogni chiamata sospetta.
Il meccanismo tecnico della truffa Wangiri
La tecnica Wangiri si avvale spesso di numeri apparentemente normali, a volte persino nazionali, ma più frequentemente adotta prefissi internazionali sconosciuti o “esotici” (come quelli di paesi lontani in Africa, Asia o Oceania). Gli organizzatori di questa truffa acquistano blocchi di numeri non più in uso, eludendo così i sistemi antispam e rendendo più credibile la chiamata agli occhi della vittima.
L’obiettivo non è solo quello di generare una chiamata persa, ma di far leva sulla curiosità per stimolare la persona a richiamare. È il “secondo passo”, quello attivo da parte della vittima, a produrre il guadagno per i malintenzionati: le tariffe premium possono superare di molto i normali costi di una telefonata. Inoltre, centralini automatici sono progettati per tenere la vittima in attesa il più a lungo possibile: musiche di attesa, messaggi fuorvianti e una totale assenza di operatori reali sono parte del meccanismo.
La trappola si attiva sia sulle SIM con credito prepagato, svuotandolo in pochi minuti, sia sugli abbonamenti, provocando costi in bolletta di decine o centinaia di euro. Un rischio ulteriore è rappresentato dalla raccolta dei dati: in alcuni casi, la chiamata serve solo a verificare che il numero sia effettivamente utilizzato, per poi venderlo sul mercato nero o inserirlo nei database utilizzati per futuri attacchi di phishing o truffe simili.
Come difendersi da chiamate sospette e ridurre i rischi
Il modo migliore per contrastare questa fastidiosa e rischiosa tendenza è adottare alcuni semplici, ma rigorosi, comportamenti preventivi:
- Non richiamare mai numeri sconosciuti che interrompono la chiamata dopo uno squillo, soprattutto se presentano prefissi internazionali che non riconosci.
- Bloccare il numero immediatamente se le chiamate si ripetono o destano sospetto.
- Segnalare il numero alle autorità o all’operatore telefonico: più segnalazioni ricevono, più efficace sarà la protezione collettiva.
- Utilizzare app antispam o di riconoscimento delle chiamate, come Truecaller, che avvisano in tempo reale sui numeri considerati pericolosi o indesiderati.
- Tenere aggiornato il proprio smartphone con le ultime patch di sicurezza e i servizi di protezione delle chiamate offerte dal proprio gestore.
Nel caso di chiamate legate a telemarketing aggressivo e non a veri e propri tentativi di truffa, la normativa italiana prevede l’iscrizione al Registro Pubblico delle Opposizioni, che permette di ridurre in modo consistente le chiamate promozionali indesiderate.
In caso di dubbio, evita sempre di fornire dati personali durante telefonate di origine incerta e non premere tasti o compiere azioni richieste da sistemi automatici sconosciuti.
Ricorda che per approfondire termini come phishing e le sue modalità, è possibile trovare informazioni dettagliate su Wikipedia.
Infine, chiunque abbia necessità di maggiore tutela può installare software specifici o rivolgersi alle associazioni di tutela dei consumatori, spesso aggiornate sulle strategie delle truffe telefoniche più recenti.
La consapevolezza è l’arma migliore: capire che non tutte le chiamate ricevute nascondono per forza una truffa, ma che la prudenza è d’obbligo ogni volta che si riceve un numero sconosciuto che riattacca subito. Solo così sarà possibile disinnescare il trucco sgradito e difendersi con efficacia dal crescente fenomeno delle chiamate “misteriose”.