Telepass Mooney: ecco i costi nascosti che pochi conoscono

Negli ultimi anni la questione dei costi nascosti nei servizi di telepedaggio autostradale ha assunto un rilievo crescente. Con l’ingresso di nuovi operatori come MooneyGo, molti utenti si sono giustamente domandati se davvero i nuovi competitor siano più convenienti di Telepass, soprattutto considerando tutte quelle spese che raramente vengono comunicate in modo trasparente al momento della sottoscrizione del servizio. Approfondiremo ora in dettaglio i costi dichiarati e le voci che rischiano di sfuggire a chi cerca di risparmiare, senza perdere di vista l’importanza di confrontare i servizi offerti e la flessibilità nell’utilizzo.

Il quadro dei prezzi: abbonamento e “Pay per use”

Prima di analizzare i costi meno noti, è essenziale riepilogare la struttura tariffaria ufficiale di MooneyGo, oggi uno dei principali concorrenti nel mondo del telepedaggio elettronico. L’azienda propone due modalità d’uso:

  • Abbonamento mensile a 1,5 euro, con un costo di attivazione di 5 euro. Questa modalità è ideale per chi prevede di viaggiare spesso nell’arco dell’anno.
  • Formula Pay per use: qui si paga solo nei mesi di reale utilizzo del servizio – 2,20 euro per ogni mese usato, più una quota d’attivazione una tantum di 10 euro. Questo modello appare conveniente per chi usa il casello saltuariamente, ma nasconde delle potenziali insidie in caso di viaggi imprevisti o ricorrenti.

Entrambe le formule escludono modalità di pagamento come l’addebito diretto su conto corrente, obbligando l’utente a utilizzare carte di credito, debito o prepagate abilitate online; sembra una scelta di secondaria importanza, ma potrebbe rivelarsi limitante per chi ha plafond contenuti o gestisce i budget familiari attraverso strumenti bancari tradizionali.Telepedaggio

I costi nascosti: la lista delle “voci invisibili”

Se su canoni e attivazioni tutto risulta trasparente, molti clienti si accorgono solo successivamente dell’impatto di alcune voci secondarie sulle spese annuali. Analizziamo nel dettaglio queste spese “invisibili”:

  • Sostituzione del dispositivo: gratuita solo per malfunzionamenti nei primi 2 anni; dopo questo periodo si pagano 10 euro per averne uno nuovo. Se invece il dispositivo viene smarrito, rubato o danneggiato accidentalmente, la spesa sale a 25 euro a ogni occorrenza.
  • Penale per mancata restituzione: può passare inosservata, ma la mancata restituzione del device MooneyGo una volta terminato il contratto costa 25 euro di penale.
  • Molte persone ignorano che la sostituzione per usura (dopo più di 2 anni) non è sempre gratuita, rendendo l’uso continuativo più costoso rispetto a quanto previsto al momento della sottoscrizione.
  • Anche le modalità di addebito settimanale possono generare incertezza nella gestione del bilancio familiare, soprattutto se l’utente utilizza diversi servizi Mooney associati all’account.

A tutto ciò si aggiunge l’assenza di servizi extra come il pagamento del bollo auto, revisione del veicolo o la possibilità di caricare carburante tramite l’app, opzioni invece incluse in altri pacchetti concorrenti.

Confronto con Telepass e altri operatori: attenzione alle differenze

L’apparente risparmio rispetto ai tradizionali canoni di Telepass sta rapidamente diminuendo. I recenti aggiornamenti tariffari hanno infatti portato il costo di Telepass Base a 3,90 euro al mese, mentre la nuova offerta Grab&Go costa 1 euro per ogni giorno di utilizzo (più altri costi fissi come l’acquisto del device e l’attivazione). In confronto, la strategia di MooneyGo sembra puntare su una maggiore flessibilità e su costi di ingresso bassi, tuttavia i vantaggi si annullano rapidamente con l’inserimento delle spese secondarie, soprattutto per chi necessita la sostituzione del dispositivo o incorre in penali.

Anche il sistema Pay per Use di UnipolMove risulta più economico (0,50 euro al giorno) rispetto alle tariffe corrispettive di Telepass Grab&Go e MooneyGo. Nel confronto globale, la differenza principale risiede nei servizi extra non inclusi nel pacchetto MooneyGo e nella necessità di gestire in autonomia eventuali costi imprevisti sul dispositivo.Telepass

Le criticità da considerare: trasparenza, assistenza e gestione

Quello che spesso non viene considerato al momento della scelta riguarda due aspetti fondamentali:

  • Trasparenza delle condizioni contrattuali: molti utenti lamentano poca chiarezza nelle informazioni sulle penali e sulle condizioni di sostituzione. Spesso tali dettagli sono relegati nelle note a piè pagina o nei documenti di contratto, generando confusione e false aspettative.
  • Assistenza clienti: l’efficienza del supporto post vendita è fondamentale quando si rischia di dover affrontare la sostituzione del dispositivo o la gestione di controversie sulle penali. Alcune testimonianze lamentano la lentezza nell’elaborazione dei rimborsi o nella gestione di richieste “straordinarie” che coinvolgano dispositivi difettosi o smarriti.
  • Gestione multiveicolo: sebbene MooneyGo consenta di associare fino a 2 targhe per dispositivo, chi viaggia spesso con diversi veicoli può trovare questa opzione limitante, soprattutto se confrontata alle offerte che includono più dispositivi nello stesso pacchetto senza spese aggiuntive.

Un ulteriore fattore da non sottovalutare riguarda i metodi di pagamento vincolati alle sole carte: situazioni di furto, scadenza o mancata copertura della carta possono bloccare il servizio, lasciando l’utente sprovvisto di telepedaggio e costringendolo a lunghe code ai caselli.

Considerando la crescente complessità del settore del telepedaggio in Italia, scegliere il giusto operatore significa oggi non solo valutare il canone mensile, ma prestare attenzione meticolosa a tutte quelle spese accessorie spesso celate nelle pieghe del contratto. Un’attenta analisi delle singole voci può davvero fare la differenza tra un risparmio reale e costi inattesi nel lungo periodo.

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