Non lasciare soldi allo stato: ecco la lista completa dei bonus che ti spettano e non richiedi

In Italia, ogni anno vengono messi a disposizione dei cittadini numerosi bonus, agevolazioni fiscali e contributi economici destinati a chi rientra in specifici requisiti reddituali, familiari o lavorativi. Tuttavia, moltissime persone non sfruttano questi vantaggi spesso per mancanza di informazione, scarso aggiornamento o timore di pratiche burocratiche complesse. Questo fenomeno porta inevitabilmente a lasciare risorse allo Stato che invece potrebbero fare la differenza per bilanci familiari e personali. Ecco una panoramica aggiornata e dettagliata dei principali bonus ancora disponibili nel 2025, spesso non richiesti nonostante i numerosi benefici previsti.

Bonus familiari e per la persona: benefici diretti e universali

La categoria dei bonus familiari include incentivi dedicati sia ai nuclei con figli che alle persone economicamente svantaggiate. Tra i più rilevanti e trasversali troviamo:

  • Assegno Unico Universale: questa misura consiste in un contributo mensile destinato a tutte le famiglie con figli a carico fino ai 21 anni e, in alcuni casi specifici, anche per figli maggiorenni con disabilità. L’importo minimo spetta anche alle famiglie con ISEE elevato o senza dichiarazione ISEE, dimostrando la sua universalità e utilità come sostegno istituzionale diretto ai genitori.
  • Bonus Nido: garantisce un contributo fino a 1.500 euro all’anno per il pagamento della retta degli asili nido pubblici e privati autorizzati. Se non si presenta l’ISEE, spetta comunque l’importo minimo. La richiesta semplice e annuale consente a moltissime famiglie di ricevere questo sostegno, spesso ignorato.

Questi incentivi, inoltre, non richiedono sempre la presentazione dell’ISEE e sono quindi accessibili anche a chi non ha la possibilità o la volontà di produrre la dichiarazione, favorendo l’inclusione di un’ampia platea di aventi diritto che ancora oggi non fa domanda per ignoranza o pigrizia procedurale.

Contributi per il risparmio energetico, bollette e spese quotidiane

Cresce l’attenzione verso i bonus legati ai beni essenziali e alle spese domestiche, fondamentali in un periodo segnato dal continuo incremento dei prezzi dell’energia e dei generi alimentari. Tra le soluzioni più efficaci:

  • Bonus Sociale Bollette: riduce l’importo delle utenze di luce, gas e acqua alle famiglie con ISEE inferiore a 15.000 euro (20.000 euro in caso di almeno quattro figli a carico). Riceverlo è semplice: chi presenta la Dichiarazione Sostitutiva Unica per l’ISEE viene automaticamente inserito nella lista degli aventi diritto senza ulteriori richieste. In molti, però, non presentano l’ISEE e quindi rinunciano a centinaia di euro di risparmio annuale.
  • Bonus Spesa: misura emergente nel 2025 fino a 1.000 euro destinata a famiglie con unico reddito, minori a carico, ISEE inferiore a 10.000 euro e almeno un genitore disoccupato, soprattutto se residenti in regioni ad alto tasso di disoccupazione. Questo aiuto è ancora oggetto di perfezionamento e divulgazione, ma potrebbe rappresentare uno dei principali strumenti di sostegno sociale dell’anno.

Spesso non si sa che molte di queste agevolazioni sono cumulative. Quindi, una stessa famiglia può ricevere l’assegno unico, il bonus nido, il bonus sociale bollette e, dove previsto, anche il bonus spesa. A titolo informativo, la dichiarazione ISEE rimane la chiave di accesso a molti vantaggi, ma non è sempre obbligatoria, ed è gratuita grazie ai servizi dei CAF.

Agevolazioni bancarie, culturali e per categorie specifiche

Oltre ai contributi diretti, esiste una serie di misure meno note che rientrano tra i cosiddetti “bonus indiretti”, rivolte a chi rientra in determinate condizioni reddituali o sociali:

  • Bonus Conto Corrente: permette ai titolari di ISEE inferiore a 11.600 euro di aprire e gestire gratuitamente un conto di base senza canone o imposta di bollo. La stessa agevolazione è accessibile a chi riceve pensioni fino a 18.000 euro annui, anche con ISEE superiore, offrendo un risparmio annuale significativo su spese bancarie spesso ignorate.
  • Carta della Cultura: rivolta principalmente a famiglie svantaggiate, permette di ottenere agevolazioni o buoni per libri, eventi culturali e attività educative. È una misura di inclusione sociale e di supporto alla crescita culturale, frequentemente non conosciuta dagli interessati.

Non meno importante la categoria dei bonus giovani, come l’esonero contributivo per le aziende che assumono under 30 con contratto stabile, che aumenta notevolmente le opportunità di impiego per i più giovani e al tempo stesso alleggerisce i costi per le imprese, creando un circolo virtuoso ancora poco promosso.

Detrazioni fiscali e bonus edilizi: opportunità ancora sfruttabili

Un grande capitolo è rappresentato dai bonus edilizi e dalle detrazioni fiscali, strumenti che possono restituire direttamente nelle tasche dei contribuenti migliaia di euro spesi per lavori di ristrutturazione, efficientamento energetico e miglioramento antisismico. Le principali novità del 2025 riguardano:

  • Superbonus e spalma-detrazioni in 10 anni: la legge di Bilancio consente di ripartire i crediti fiscali generati dai lavori edilizi su un arco temporale più lungo rispetto al recente passato, riducendo l’insufficienza d’imposta per chi effettua lavori importanti. Questo permette di sfruttare interamente il vantaggio fiscale legato alle spese 2023 e 2024, evitando penalità causate da incapienza d’imposta.
  • Blocco della cessione del credito: per le spese 2024 il legislatore ha previsto la fine della possibilità di cedere il credito o optare per lo sconto in fattura, ma consente ancora la detrazione diretta, favorendo soprattutto i contribuenti che possono gestire internamente le spese e il recupero fiscale.

A ciò si aggiungono le detrazioni per ristrutturazioni semplici (50%), lavori di efficientamento energetico (65%) e bonus verdi per il rifacimento di giardini e spazi esterni. Questi strumenti, spesso sottoutilizzati, abbattono drasticamente il costo di interventi strutturali che possono valorizzare la propria abitazione e incrementare il valore fiscale dell’immobile.

Come restare aggiornati e richiedere i bonus

Numerosi siti istituzionali (INPS, Agenzia delle Entrate, portali regionali e comunali) pubblicano le istruzioni operative e le finestre temporali utili per presentare le domande. Si raccomanda di:

  • Verificare annualmente la propria situazione reddituale con una corretta compilazione dell’ISEE.
  • Consultare regolarmente le sezioni “bonus” dei principali portali di informazione giuridica e fiscale.
  • Affidarsi a CAF o professionisti abilitati per non perdere alcuna opportunità causata da dimenticanze o errori procedurali.

Per chi è diffidente o trova difficoltà con la burocrazia digitale, sempre più comuni e regioni attivano sportelli di assistenza per la compilazione e l’invio delle domande. Ricordare che questi incentivi possono essere un diritto, non un favore, e conoscere ed esercitare tali diritti permette di non lasciare soldi inutilizzati allo Stato e di migliorare concretamente la propria qualità di vita.

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