Attenzione a come paghi al rogito: ecco l’unico metodo sicuro per non avere problemi

Quando si affronta la fase conclusiva dell’acquisto di una casa, il momento del pagamento al rogito rappresenta uno dei passaggi più delicati e strategici. In questa circostanza è fondamentale scegliere un metodo di pagamento che sia sicuro, tracciabile e conforme alle normative vigenti, per tutelare sia l’acquirente che il venditore. La scelta errata può portare a problemi legali o anche a rischi di frode e contestazioni. I principali strumenti utilizzati in Italia sono l’assegno bancario, l’assegno circolare, il bonifico bancario e il deposito prezzo, ognuno con caratteristiche di sicurezza e praticità differenti.

Il rogito notarile: responsabilità e strumenti di pagamento

Nel corso dell’atto notarile, il passaggio di proprietà avviene contestualmente al saldo del prezzo pattuito. Il notaio ha il compito di verificare la modalità di pagamento e di registrarne i dettagli nell’atto, assicurando la conformità alla normativa antiriciclaggio. Tuttavia, la scelta della modalità non dipende solo dal notaio: spesso viene concordata tra le parti, tenendo conto delle esigenze di tempistica, sicurezza e tracciabilità.

L’opzione classica, ancora largamente utilizzata, è l’assegno bancario. Si tratta di uno strumento semplice, che la banca consegna ai correntisti. Tuttavia, sopra i 1.000 euro, deve essere emesso con la clausola “non trasferibile” per legge. Nonostante la sua diffusione, però, non garantisce che la somma indicata sia realmente disponibile sul conto dell’emittente al momento della firma, con rischi evidenti per la controparte, specialmente il venditore. L’assegno può essere annullato in caso di insufficiente provvista o di anomalie nella firma, e questo rende la sua affidabilità limitata nelle transazioni di importo elevato.

Per aumentare la tutela, molte parti scelgono l’assegno circolare. In questo caso, la banca verifica la disponibilità e “blocca” la somma prima di emettere l’assegno, garantendo la copertura. Anch’esso deve essere emesso non trasferibile e intestato al beneficiario identificato nell’atto di vendita. La sicurezza dell’assegno circolare, equiparabile al contante, lo rende preferibile rispetto a quello bancario in molti casi.

Bonifico bancario e bonifico irrevocabile: opportunità e limiti

Negli ultimi anni si è diffuso l’uso del bonifico bancario al rogito, favorito dall’evoluzione digitale e dalle procedure di home banking. Il bonifico offre la possibilità di tracciare immediatamente la movimentazione di denaro, dando prova tangibile ai fini antiriciclaggio. Tipicamente, il bonifico può essere effettuato prima dell’atto, oppure direttamente durante il rogito, con il supporto dell’app bancaria nello studio del notaio.

Uno strumento di particolare interesse è il bonifico irrevocabile, che aggiunge una garanzia per il venditore: una volta disposto, non può essere annullato dall’acquirente, tutelando così da potenziali ripensamenti o manovre fraudolente. Tuttavia, è importante che il bonifico venga realmente accreditato sul conto del beneficiario prima della consegna dell’immobile e della registrazione dell’atto.

Tra le opzioni bancarie esiste anche il bonifico istantaneo, che consente il trasferimento quasi immediato dei fondi. Questa soluzione è già disponibile in molte banche italiane, ma occorre verificare attentamente i limiti di importo previsti dal proprio istituto di credito. In ogni caso, sia per bonifici tradizionali che istantanei, è fondamentale fornire al notaio tutte le prove documentali dell’avvenuto pagamento, che saranno allegate all’atto notarile come garanzia per entrambe le parti.

Deposito prezzo dal notaio: il massimo della sicurezza

Il metodo considerato più sicuro dagli esperti immobiliari e dalla prassi notarile italiana è il deposito prezzo presso il notaio. In questa particolare modalità, l’acquirente trasferisce la somma al notaio stesso, il quale la detiene in custodia fino alla conclusione senza condizioni dell’atto di vendita. Solo a rogito avvenuto, e dopo aver verificato la corretta trascrizione, il notaio rilascia il pagamento al venditore. In questo modo, tutte le parti sono tutelate: il venditore ha la sicurezza che il denaro sia disponibile, l’acquirente può dimostrare la regolarità della transazione e il rispetto delle normative antiriciclaggio.

L’utilizzo del deposito prezzo è fortemente consigliato nei casi più complessi, come compravendite con ipoteche da estinguere contestualmente all’atto, o dove esistano pendenze da sanare. Si configura come l’unico metodo capace di garantire la liberazione dell’immobile da vincoli prima dell’erogazione del denaro al venditore. Tuttavia, la procedura può comportare costi aggiuntivi per la custodialità del denaro, che vanno concordati preventivamente con il notaio, tenendo anche conto della capacità della banca di fornire conteggi estintivi nei tempi richiesti.

Rischi e tutele aggiuntive: consigli pratici

Al di là dei meri aspetti tecnici del pagamento, è cruciale adottare ulteriori misure di sicurezza per evitare impedimenti o contestazioni dopo il rogito. Prima di procedere, quindi:

  • Verificare sempre l’identità delle parti e la reale disponibilità della somma sul conto (in caso di assegno, tramite controllo diretto prima dell’atto).
  • Richiedere copia del documento del pagamento (assegno circolare, ricevuta bonifico) da allegare agli atti notarili: questo è un obbligo di legge e rappresenta una protezione formale.
  • Concordare sin da subito il metodo di pagamento nel contratto di compravendita preliminare, per evitare incomprensioni o ritardi.
  • Richiedere la presenza di testimoni, anche non obbligatori, specie quando si utilizzano assegni bancari o circolari.
  • Preferire soluzioni tracciabili e con attestazione documentale, riducendo il rischio di contestazione circa la provenienza dei fondi.

Per chi acquista da impresa costruttrice, la protezione fondamentale è la fideiussione e la polizza assicurativa prevista dalla legge. Si tratta di strumenti obbligatori che tutelano l’acquirente da eventuali fallimenti o vizi occulti. Attenzione anche alla classe energetica dell’immobile e alle spese di condominio, che impattano sul valore e sulla gestione futura.

Infine, una corretta informazione sull’attività del notaio e sulla solvibilità del venditore contribuisce a ridurre possibili rischi. Il notaio, oltre a redigere l’atto, è un consulente chiave per assicurare che tutta la documentazione sia in regola e che non vi siano sorprese post-rogito.

Conclusione: fare la scelta più sicura

Tra i vari metodi, il deposito prezzo dal notaio è universalmente riconosciuto come l’unico metodo sicuro per evitare problemi nella compravendita immobiliare in Italia, soprattutto là dove debbano essere risolti vincoli o pendenze. In sua assenza, l’assegno circolare resta la soluzione più diffusa e affidabile, mentre il bonifico (in particolare quello irrevocabile) offre buone garanzie purché sia correttamente documentato.

L’importante è sempre agire con trasparenza, informare il notaio di ogni dettaglio e non dare nulla per scontato, minimizzando così i rischi che potrebbero compromettere la tanto attesa acquisizione della propria casa.

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