Giroconto tra banche diverse: ecco perché i soldi impiegano giorni ad arrivare e i costi nascosti

Il trasferimento di denaro tra banche diverse, noto comunemente come giroconto interbancario o bonifico, rappresenta uno degli strumenti più utilizzati sia da privati che da aziende per veicolare fondi in modo sicuro. Tuttavia, è frequente riscontrare che i soldi impiegano diversi giorni lavorativi ad arrivare a destinazione, suscitando dubbi e a volte preoccupazione tra i mittenti e i beneficiari. Approfondire il motivo di questi tempi tecnici e dei costi occulti associati è fondamentale per una gestione finanziaria più consapevole.

Perché i tempi di accredito tra banche diverse sono così lunghi?

Nonostante la digitalizzazione dei servizi bancari abbia accelerato notevolmente molti processi, il trasferimento di denaro fra istituti diversi non è quasi mai istantaneo. Solitamente, un bonifico bancario nazionale tra banche differenti viene accreditato entro uno o più giorni lavorativi, mentre un bonifico internazionale può richiedere da uno fino a quattro giorni lavorativi, secondo le procedure e gli istituti coinvolti.

Le principali ragioni dei ritardi si concentrano su diversi aspetti tecnici e normativi:

  • Orario di cut-off: ogni banca stabilisce una soglia oraria oltre la quale le operazioni vengono trattate il giorno seguente. Un bonifico disposto dopo questa soglia (spesso fissata nel pomeriggio) viene preso in carico il giorno lavorativo successivo.
  • Presenza di banche intermediari: nei casi in cui il trasferimento coinvolga istituti che non hanno rapporti diretti, l’operazione deve spesso transitare attraverso banche corrispondenti. Ogni intermediario aggiunge tempi di elaborazione e possibili verifiche supplementari.
  • Tempi di elaborazione interni: ogni banca ha processi e tempistiche proprie per l’elaborazione dei bonifici. Se la banca ricevente è meno tecnologica o opera su base locale, il tempo può aumentare.
  • Festività e weekend: i giorni non lavorativi sospendono le operazioni bancarie, portando a slittamenti nei tempi previsti. Ad esempio, un bonifico ordinato il venerdì, dopo il cut-off, sarà effettivamente processato solo il lunedì successivo.
  • Fusi orari: nel caso di operazioni internazionali, la differenza di orario fra i paesi di origine e destinazione influisce notevolmente sull’esperienza utente.
  • Controlli di sicurezza (KYC/AML): per contrastare riciclaggio e frodi, le banche effettuano KYC (Know Your Customer) e procedure di verifica che possono rallentare l’accredito, specialmente in caso di anomalie o dati incompleti.

Fasi di un giroconto interbancario

Un trasferimento di denaro fra due banche differenti si sviluppa attraverso precise fasi operative:

  • Ordinazione del bonifico: il cliente inserisce i dati del beneficiario, l’importo e il motivo dell’operazione attraverso il proprio canale bancario (sportello, online banking o app).
  • Acquisizione e verifica: la banca del mittente processa la richiesta, verifica la disponibilità dei fondi e applica le verifiche di legge (antiriciclaggio, KYC, ecc.).
  • Invio sui circuiti di pagamento: l’ordine viene inoltrato tramite i circuiti interbancari (ad esempio, SEPA per l’Unione Europea), eventualmente passando attraverso una o più banche intermediari.
  • Ricezione del bonifico: la banca destinataria riceve i fondi e li accredita sul conto del beneficiario, previa ulteriore verifica.

Tutto questo comporta che anche i bonifici apparentemente “automatici” siano in realtà soggetti a controlli e batch di elaborazione a orari prestabiliti, rendendo rara una vera immediata disponibilità, tranne che per i bonifici istantanei dove previsti e a fronte di specifici costi aggiuntivi.

Costi nascosti: tra commissioni bancarie e oneri intermediari

Oltre ai tempi tecnici, il trasferimento di denaro tra banche diverse comporta spesso costi nascosti che possono sorprendere il cliente finale. Le principali tipologie di spese includono:

  • Commissioni di invio: l’istituto bancario mittente applica una tariffa, fissa o variabile, per il servizio di trasferimento. Per i bonifici SEPA spesso è gratuita o a basso costo, mentre per i bonifici extracomunitari o in divisa diversa dall’euro può essere molto più onerosa.
  • Costi di conversione valutaria: se il trasferimento coinvolge valute diverse, le banche applicano commissioni di cambio, spesso nascoste in tassi di cambio poco trasparenti rispetto a quelli di mercato.
  • Oneri dei corrispondenti: quando il bonifico attraversa una banca intermediaria, possono essere applicati ulteriori costi di gestione, dichiarati separatamente o scalati direttamente dall’importo destinato al beneficiario.
  • Commissioni di ricezione: alcune banche, soprattutto all’estero o nei trasferimenti extra-UE, fanno pagare anche al beneficiario una quota per l’accredito.
  • Spese per bonifici urgenti o istantanei: laddove sia disponibile il servizio di trasferimento immediato, questo prevede costi sensibilmente maggiori rispetto al bonifico standard, con tariffari che possono variare sensibilmente da banca a banca.

Se il costo delle commissioni può essere esplicito nel tariffario bancario, più difficile è per il cliente individuare subito la spesa legata ad oneri intermediari o ai tassi di cambio praticati, che talvolta contribuiscono in maniera sostanziale alla differenza tra quanto inviato e quanto effettivamente ricevuto.

Come ridurre tempi e costi: consigli pratici

Per chi desidera ottimizzare le tempistiche di ricezione e ridurre i costi di invio tra banche diverse, può essere utile seguire una serie di buone pratiche:

  • Effettuare bonifici durante l’orario di apertura delle banche e all’interno delle tempistiche del cut-off.
  • Assicurarsi della corretta compilazione dei dati del beneficiario: nome, IBAN, codice BIC/SWIFT, motivazione del pagamento.
  • Prediligere, se possibile, i bonifici istantanei (dove disponibili e valutando il costo aggiuntivo), soprattutto per esigenze di urgenza.
  • Per trasferimenti frequenti, informarsi sui costi presso diversi istituti o valutare l’utilizzo di piattaforme specializzate nei trasferimenti internazionali che possono offrire commissioni più basse e tempi minori.
  • Verificare sempre i costi di conversione monetaria e confrontare il tasso di cambio applicato dalla banca rispetto a quello reale di mercato.
  • In caso di transazioni rilevanti, chiedere alla banca informazioni dettagliate su eventuali banche corrispondenti coinvolte e possibili commissioni addebitate in corso d’opera.

Un ulteriore strumento di trasparenza è la possibilità, offerta da molte app bancarie e piattaforme digitali, di monitorare lo stato del trasferimento e ricevere notifiche in tempo reale, così da essere informati tempestivamente su eventuali ritardi o richieste specifiche.

La trasparenza bancaria resta tuttavia un aspetto da migliorare: non tutti gli istituti forniscono in anticipo un dettaglio chiaro su tutte le voci di costo, motivo per cui è sempre auspicabile confrontare non solo i costi di facciata (commissione dichiarata) ma anche quelli occulti (addebiti intermediari e conversioni valutarie poco vantaggiose).

Cosa sapere prima di disporre un trasferimento tra banche diverse

La crescente mobilità finanziaria e la digitalizzazione dei servizi stanno ridisegnando il modo in cui gestiamo il denaro. Tuttavia, il sistema bancario europeo e internazionale rimane articolato, richiedendo attenzione nella pianificazione dei trasferimenti di fondi. I principali fattori di cui tenere conto includono:

  • I tempi di accredito non sono mai certi al 100% e dipendono da una molteplicità di variabili operative e regolamentari.
  • I costi nascosti possono avere un impatto non trascurabile sull’importo finale ricevuto dal beneficiario.
  • Un confronto tra le varie soluzioni disponibili e la lettura attenta di tutte le condizioni applicate dalle banche permette una scelta più efficiente e consapevole.

La conoscenza dei meccanismi che regolano il giroconto tra banche diverse rappresenta oggi la principale difesa del consumatore contro inefficienze e costi inattesi. Occorre quindi informarsi sempre prima di disporre un’operazione: solo così sarà possibile ridurre i tempi tecnici, evitare spese inutili e usufruire di una trasferibilità del denaro davvero all’altezza delle proprie esigenze.

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