Qual è il miglior igienizzante per superfici? Ecco la risposta del virologo

La scelta del miglior igienizzante per superfici dipende dall’ambiente da trattare, dalla natura della superficie e dall’obiettivo della sanificazione. Secondo i principali specialisti e anche secondo il parere dei virologi, un prodotto efficace deve garantire un ampio spettro d’azione contro batteri, virus e funghi, essere pratico nell’uso quotidiano e soprattutto non lasciare residui nocivi, soprattutto negli ambienti domestici dove si maneggiano alimenti o convivono bambini.

I criteri di scelta in base al parere scientifico

L’efficacia di un igienizzante per superfici dipende dalla composizione chimica e dall’aderenza alle normative sanitarie. Gli esperti consigliano di verificare sempre l’etichetta, scegliendo prodotti registrati come Presidio Medico Chirurgico (PMC), poiché sono sottoposti a rigorosi controlli sulle proprietà disinfettanti e virucide. I virologi e chimici, come evidenziato da recenti comparative, identificano due principi attivi in particolare come i più affidabili:

  • Ipoclorito di sodio in una concentrazione tra 0,1% e 0,5%, facilmente reperibile come candeggina. È considerato uno dei prodotti più potenti per la disinfezione, poiché elimina efficacemente un’ampia gamma di microrganismi patogeni inclusi virus, batteri e funghi. Tuttavia, va utilizzato con attenzione: può risultare irritante per le vie respiratorie e la pelle, e danneggiare superfici delicate se usato senza adeguata diluizione.
  • Etanolo, in concentrazione compresa tra 60% e 75%: ideale per superfici che richiedono sanificazione rapida e senza residui, come maniglie, piani cucina, oggetti elettronici. L’alcol è particolarmente indicato dove rapidità d’azione e assenza di risciacquo sono richieste.

I prodotti più adatti secondo l’esperienza del virologo

I virologi insistono sull’importanza di abbinare la scelta del prodotto alle reali esigenze dell’ambiente domestico o lavorativo. Per aree ad alta frequentazione, come ingressi, cucine o bagni, si suggeriscono disinfettanti multiuso con principi attivi riconosciuti, ma differenziando in base al tipo di superficie:

  • Per pavimenti e superfici resistenti, ottimi i detergenti a base di ipoclorito di sodio diluito o sali quaternari d’ammonio, come il benzalconio, efficace soprattutto in ambiente ospedaliero o veterinario per eliminare anche residui biologici impegnativi.
  • Per piani di lavoro, soprattutto in cucina o dove si maneggiano alimenti, sono da preferire soluzioni a base di alcol o, in alternativa, prodotti con clorexidina, che agiscono efficacemente senza lasciare tracce tossiche.
  • Per elettronica e superfici delicate, meglio spray o salviette igienizzanti a rapido evaporamento, che non danneggiano le componenti.

Modalità di applicazione e precauzioni

Non basta scegliere il miglior principio attivo: l’efficacia igienizzante dipende anche dall’uso corretto. I professionisti sottolineano alcuni passaggi fondamentali:

  • Rimuovere lo sporco visibile prima di applicare qualsiasi igienizzante: la presenza di materiale organico riduce la potenza dei disinfettanti, in particolare del cloro.
  • Rispettare i tempi di contatto: ogni prodotto ha bisogno di restare sulla superficie un tempo minimo (di solito pochi minuti) per assicurare la totale inattivazione dei patogeni.
  • Verificare la compatibilità con i materiali: utilizzare sempre dosi consigliate e scegliere prodotti specifici per legno, metalli o superfici porose per evitare danni.
  • Proteggere la pelle: guanti e ventilazione degli ambienti sono necessari quando si usano prodotti più aggressivi come la candeggina.

Un altro aspetto importante è dato dalla praticità d’uso. I prodotti pronti all’uso sono preferibili per le pulizie rapide e quotidiane, mentre concentrati o soluzioni da diluire permettono sanificazioni più accurate, ma richiedono maggiore attenzione nell’uso e conservazione.

Disinfettanti professionali e innovazione

Nel settore professionale sono disponibili disinfettanti multifunzione che assicurano azioni rapide e ampio spettro d’azione. Queste formule combinano diversi composti come perossido d’idrogeno, sali quaternari, clorexidina e sono largamente utilizzate in ambito sanitario e in tutte le strutture che richiedono standard di igiene più elevati. Questi prodotti, spesso certificati e registrati presso il Ministero della Salute, sono una sicurezza anche per ambienti industriali e pubblici, grazie a un’elevata efficacia comprovata.

Un prodotto di riferimento nel comparto professionale risulta essere la Cresolina Extra: a base di cresoli e fenoli, ha un potere sgrassante e igienizzante superiore alla media, perfetta per ambienti ricchi di contaminanti organici e ampi spazi, come stalle, ambulatori veterinari o magazzini. Tuttavia, la sua destinazione d’uso è più limitata nel contesto domestico.

L’innovazione si traduce anche nella diffusione di dispositivi di sanificazione all’ozono e nella progettazione di detergenti ecosostenibili che limitano l’impatto ambientale, pur assicurando livelli di igiene elevati. Tuttavia, i dispositivi a ozono o a base di composti eco-friendly sono meno raccomandati come ‘primo intervento’ in caso di rischio virologico, secondo i pareri specialistici più cauti.

È fondamentale ricordare che qualsiasi igienizzante scelto deve essere utilizzato nel rispetto delle normative igienico-sanitarie, seguendo le indicazioni fornite in etichetta e valutando sempre la natura della superficie. La collaborazione tra esperti, produttori e consumatori consente di raffinare costantemente i criteri di scelta, orientando verso soluzioni che soddisfano contemporaneamente sicurezza, efficacia e praticità.

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