Quando si lavano le scarpe a mano, il problema principale è sempre quello di trovare un metodo rapido ed efficace per asciugarle senza rovinarle o deformarne la struttura. Soprattutto per chi pratica attività sportive, possiede scarpe tecniche o semplicemente vuole poterle riutilizzare al più presto, conoscere alcuni trucchetti può fare la differenza. L’asciugatura delle scarpe lavate a mano, se effettuata in modo sbagliato, può portare a cattivi odori, perdita di forma e danneggiamento dei materiali. Meglio quindi evitare fonti di calore diretto, come termosifoni o luce solare, e affidarsi a sistemi testati e “gentili” nei confronti della scarpa.
Preparazione delle scarpe prima dell’asciugatura
Dopo aver lavato a mano le scarpe, la prima operazione fondamentale è rimuovere tutto l’eccesso di acqua prima di iniziare l’asciugatura vera e propria. Utilizza un asciugamano pulito e tampona con cura sia l’interno sia l’esterno, cercando di assorbire quanto più liquido possibile. Estrarre le solette interne e allentare i lacci favorisce la circolazione dell’aria all’interno della scarpa, accelerando il processo di asciugatura.
- Togliere le solette accelera l’evaporazione dell’umidità nella zona più nascosta e spesso più bagnata.
- Allargare o rimuovere i lacci consente una maggiore apertura della tomaia.
- Imbottire le scarpe con carta assorbente o carta di giornale (preferibilmente bianca) permette di assorbire l’umidità residua, mantenendo al tempo stesso la forma originaria delle calzature. È bene sostituire la carta ogni 3-4 ore finché non rimane asciutta e le scarpe non mostrano più tracce di bagnato.
Il trucco del ventilatore: metodo veloce e delicato
Il ventilatore rappresenta uno dei metodi migliori per asciugare velocemente le scarpe lavate a mano. Rispetto ad altre soluzioni più aggressive (come l’asciugatrice o i termosifoni), offre un flusso d’aria costante che favorisce l’evaporazione omogenea dell’umidità senza generare stress termico sui materiali. Per utilizzare questo trucco, bastano pochi passaggi:
- Prepara due ganci con una vecchia gruccia in fil di ferro, piegandoli a forma di S.
- Aggancia una estremità di ogni filo alla griglia del ventilatore, l’altra all’asola o al bordo della scarpa.
- Posiziona le scarpe davanti al flusso d’aria, distanziate fra loro e sopra un asciugamano per proteggere il pavimento da eventuali gocce.
- Aziona il ventilatore a velocità media: in 2-4 ore le scarpe saranno già molto asciutte.
- Controlla periodicamente e gira le scarpe se necessario.
Questo metodo si adatta sia a scarpe in pelle, in tessuto tecnico, a scarpe da ginnastica e persino a delicate scarpe in tela. La circolazione d’aria evita cedimenti di cuciture e materiali, allungando la vita delle calzature.
Metodi alternativi e consigli pratici
Oltre al ventilatore, esistono altri trucchetti per velocizzare l’asciugatura senza rischiare danni. Ecco le tecniche più efficaci:
- Ambientazione strategica: colloca le scarpe in una stanza ariosa e asciutta, magari vicino a una finestra socchiusa. Un ambiente ventilato accelera l’evaporazione, specie se l’umidità ambiente è bassa.
- Imbottitura interna: l’utilizzo di carta assorbente o carta da cucina serve a mantenere la forma e assorbire acqua residua. Evita la carta stampata per non rischiare antiestetiche macchie di inchiostro nelle scarpe chiare o sportive.
- Spazzolatura e piccoli accorgimenti: per eliminare eventuali aloni dopo il lavaggio, strofina con delicatezza le parti in gomma o similpelle con uno spazzolino e del sapone neutro, oppure usa una gomma per cancellare sulle macchie più resistenti.
- Asciugatura naturale: anche se più lenta, lasciare le scarpe all’aria aperta (ma all’ombra, mai al sole diretto) può essere efficace in caso di tessuti delicati.
Quando si tratta di scarpe particolarmente spesse o di modelli da running, può essere utile riempire anche la zona della punta e del tallone con carta, per evitare che si deformino.
Precauzioni da evitare per non rovinare le scarpe
Molto importante è non cedere alla tentazione di utilizzare fonti di calore diretto come termosifoni, phon bollenti o stufe: il rischio è quello di danneggiare irreparabilmente la tomaia, la suola o le eventuali parti incollate della scarpa.
- Mai sotto il sole cocente: la luce diretta può ingiallire o alterare materiali naturali e sintetici, oltre a “cuocere” i collanti, causando scollamenti e deformazioni.
- Phon solo con flusso freddo: se si usa il phon, è fondamentale tenerlo a bassa velocità e a temperatura ambiente, mai calda.
- Evita l’asciugatrice: anche se esiste un metodo per fissare il laccio alla porta, come mostra questo video virale, l’asciugatura in asciugatrice può risultare troppo aggressiva per la maggior parte dei materiali, rischiando di far perdere la forma o creare danni irreversibili.
Un altro errore comune è riporre le scarpe ancora umide nella scarpiera o nella scatola: si favorisce la formazione di cattivi odori, muffe e batteri. Meglio attendere che siano “croccanti” al tatto e ben arieggiate prima di conservarle.
Quanto tempo serve davvero?
Con trucchi come il ventilatore, l’asciugatura completa può avvenire in appena 2-4 ore per scarpe leggere o in 8-12 ore per modelli più robusti e in condizioni di clima umido. Se si sfrutta la carta assorbente, è importante cambiarla e monitorare lo stato di asciugatura ogni pochi cicli.
Materiali che influiscono sull’asciugatura
Ogni materiale reagisce diversamente all’acqua e all’aria:
- Pelle: asciuga più lentamente, è sensibile agli sbalzi di temperatura.
- Tessuto tecnico: si asciuga rapidamente con buona ventilazione.
- Similpelle: predilige temperatura dolce e aria non troppo secca.
- Gomma: può rimanere umida all’interno più a lungo, quindi va aperta il più possibile.
Seguendo questi suggerimenti e adottando il ventilatore come alleato, le scarpe saranno pronte all’uso nel minor tempo possibile e senza alcun rischio di danno. Un semplice trucco, ma decisamente efficace per chi cerca rapidità, sicurezza e il rispetto dei materiali.